Nell’estate del 1928 Fosco Maraini, allora sedicenne, partì da Firenze con l’amico Bernardo per salire alcune vette delle Apuane. Saliti a bordo del treno della marmifera che da Serravezza porta a Tre Fiumi, scesero dopo la galleria del Cipollaio e, arrivati alla maestà, dormirono su un mucchio di fieno per proseguire, il mattino seguente, per il Puntato. Giunti al Puntato incontrarono un giovane pastore:

…Quando gli dicemmo che saremmo saliti volentieri sul Pizzo delle Saette ci guardò di traverso, quasi fossimo stati muniti di pericolosi poteri. “State attenti – fece sottovoce – lassù ci sono gli omobestie, e quando si incontrano quelli non si sa cosa succede…”

Ha inizio così, parlando del “linchetto” e de’ “l’uomo selvatico della Pania”, la serata dedicata alle Alpi Apuane, organizzata da CAI Carrara e Meridiani Montagne in collaborazione con Anffas Onlus Massa Carrara, Avis, Viaggio Italia e Associazione Alpini che ha visto una partecipazione di pubblico superiore ad ogni aspettativa.

Partendo da questo “luogo dell’altrove”, da questo altrove abitato da montanari, da leggende, da divinità e da personaggi fantastici ha inizio il racconto di un viaggio alla scoperta delle Alpi Apuane, un viaggio compiuto da Matteo Serafin, in compagnia del figlio Mirto, che diventa spunto di una ricerca di “alfabetizzazione” al territorio,
di un approccio diretto alla conoscenza della storia, degli etimi di questi luoghi, del significato delle “Parole di Marmo” lette da Soledad Nicolazzi e tratte dai brani di Rosa Maria Galleni Pellegrini, delle sensazioni che derivano dall’osservazione della natura, dei fenomeni che legano la vita dell’uomo al trascorrere del tempo, all’alternarsi delle stagioni nel contesto irripetibile di queste montagne raccontate da Stefano Pucci

Una serata dedicata a Gianni Scafardi, storico gestore del Rifugio CAI Carrara, amante e custode di un territorio da lui sempre onorato, di un “Ligure Apuano vero” come lo definsce Luigi Vignale, Presidente del CAI Carrara, ricordando il lavoro compiuto dal CAI ogni giorno, i 500 km di sentieri esistenti in gran parte ancora non percorribili, i lavori in corso, i progetti futuri, la possibilità di rendere agibili questi spazi a persone con disabilità di grado diverso.
Il racconto Luca Paiardi e Danilo Ragona che a bordo di una sedia a rotelle, hanno deciso di attraversare l’Italia da nord a sud in un viaggio di 30gg, 30 tappe per raccontare le possibilità, per diventare abili per realizzare sogni.
E infine l’esperienza di Anffas Onlus Massa Carrara, nelle parole della Presidente Fiorella Nari, l’impegno, il lavoro, i progetti, la montagnaterapia… un viaggio che continua ogni giorno un viaggio dove da sempre: “il percorso è la meta“.

Grazie a tutti da Anffas Massa Carrara